Come scegliere la scuola di doppiaggio
Molti sono i personaggi noti dello spettacolo che hanno fatto del ruolo del doppiatore un vero e proprio lavoro, riconosciuti in tutto il mondo per aver prestato la voce agli interpreti dei più famosi film.
I maestri di quest’arte consigliano sempre che per diventare degli ottimi doppiatori è necessario prima essere attori, il che equivale ad avere una perfetta dizione senza alcun inflessione dialettale, a meno che non lo richieda il ruolo e saper recitare.
Questo primo passo è fondamentale per immedesimarsi in modo naturale nel personaggio, ed usare il solo strumento che è la voce per trasmettere al pubblico le emozioni, lo stato d’animo ed i pensieri di chi sta parlando
In Italia sono diverse le scuole che sono in grado di offrire un’ottima formazione per diventare uno speaker italiano, spesso la scelta di quella giusta non è poi così semplice.
Innanzi tutto bisogna tener conto della durata, che non deve essere mai inferiore ad un anno, sono da evitare le full immersion, tenendo conto che questo lavoro richiede tanto tempo e soprattutto dedizione.
Altro fattore importante è la qualità del corpo docente vale a dire se le lezioni sono tenute da professionisti seri e che operano anche nel settore, questo elemento non va affatto sottovalutato, a volte vuoi per merito o per fortuna, alcuni doppiatori hanno iniziato la loro carriera, proprio dietro segnalazione di un docente.
Oltre alle ore dedicate alla fonetica, alla recitazione applicata, al doppiaggio ed alla conoscenza di tutte le varie attività che si svolgono in una sala doppiaggio, bisogna assicurarsi che la scuola stessa sia dotata di una buona sala, dove poter metter in pratica la teoria appresa e prendere dimestichezza con le varie apparecchiature.
I tirocini sono essenziali non solo per testare cosa si è imparato, ma soprattutto per vedere nella realtà il lavoro del doppiatore, osservandolo nel suo ambiente, sarà più semplice imparare cose nuove e magari rubargli anche qualche trucco del mestiere.